La cura del piercing

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    La cura del piercing


    Il tuo nuovo piercing è stato realizzato con attrezzatura sterile, materiale monouso e gioielleria ipoallergica di prima qualità.
    Non basta questo, comunque, a darti la garanzia di una cicatrizzazione perfetta: a partire da questo momento, spetta a te prendertene cura.
    Dimentica tutte le leggende urbane ascoltate al bar e LEGGITI INTERAMENTE QUESTO PROMEMORIA ALMENO UN PAIO DI VOLTE, prima di fare qualsiasi cosa.

    Il tuo stato di salute e l'alimentazione influiranno notevolmente sul tempo necessario alla completa cicatrizzazione.
    In ogni caso, seguendo i nostri consigli con buon senso e pazienza ridurrai al minimo la possibilità d'incappare in qualsiasi tipo di problema.
    La chiave di una cicatrizzazione rapida sarà semplicemente l'attitudine mentale: non dimenticare che il tuo corpo dispone di una naturale predisposizione a rigenerarsi, e farà tutto lui.
    In una prima fase, un po' più delicata, dovrai provvedere all'igiene della ferita per il tempo che il foro impiegherà a disinfiammarsi e smettere di produrre secrezioni.
    Quindi, in un secondo momento, vivrai una fase (meno delicata ma nella quale l'importanza dell'igiene non dovrà assolutamente essere sottovalutata), in cui assisterai alla completa cicatrizzazione, al termine della quale sarà possibile togliere il gioiello anche durante giorni senza il rischio che il buco si richiuda immediatamente [2].

    A livello generale, qualunque sia la parte del corpo perforata, ricorda LE TRE REGOLE BASICHE:
    • NON TOGLIERE MAI IL PIERCING PRIMA DELLA SUA COMPLETA CICATRIZZAZIONE.
    • NON TOCCARLO MAI CON LE MANI SPORCHE
    • NON ASCOLTARE I CONSIGLI DEGLI AMICI DEL BAR!

    Una semplice ma importante manutenzione quotidiana sarà sufficiente:

    CURA DEI PIERCINGS DEL CORPO
    Acquista in farmacia un buon sapone antisettico (Betadine sapone germicida, Citrosil sapone disinfettante, o equivalenti) e una soluzione fisiologica (che, volendo, potrai preparare tu stesso/a facendo bollire un bicchiere d'acqua corrente con un cucchiaio di sale da cucina).
    Un paio di volte al giorno lava accuratamente la parte perforata con il sapone disinfettante; abbi cura di ammorbidire con la schiuma le crosticine formatesi alle estremità del foro, per poterle rimuovere con l'aiuto di un cotton fioc pulito.
    Quando foro e gioiello saranno perfettamente puliti, a partire dal terzo giorno potrai ruotare il gioiello e far penetrare la schiuma, affinché disinfetti efficacemente la ferita.
    Sciacqua con acqua corrente, muovendo con delicatezza il gioiello per assicurarti che la schiuma fuoriesca interamente.
    Fino a completa disinfiammazione della ferita, quindi, una o due volte al giorno al termine del lavaggio applica una garza sterile inzuppata di soluzione fisiologica.
    Cercare di evitare, nei piercing facciali, il contatto con capelli, veicolo di sporcizia e batteri.
    In ogni caso, NON usare assolutamente pomate cicatrizzanti od antibiotiche per la cura quotidiana.

    CURA DEI PIERCINGS ORALI,qui troverete una guida più approfondita a questo proposito CLICK HERE
    Acquista in farmacia un collutorio disinfettante postoperatorio (Gluconato di Clorexidina 0,2%) e, se sei un fumatore, anche uno a concentrazione minore (0,12%) per sciacquarti dopo ogni sigaretta.
    È caratteristico del piercing orale il notevole rigonfiamento della parte, che perdurerà all'incirca una settimana e che potrà essere alleviato con l'uso di piccoli pezzi di ghiaccio. In caso di molestia eccessiva, rivolgiti al tuo medico od al farmacista, che eventualmente potranno prescriverti un antinfiammatorio.
    Per i prossimi 20∼30 giorni sarà fondamentale un'accurata igiene del cavo orale, spazzolando con cura i denti e la superficie della lingua e sciacquandoti con il collutorio postoperatorio dopo ogni pasto.
    Durante questa fase evita di bere bevande calde o alcoliche, mangiare cibi piccanti, fumare e giocare con il gioiello. In caso d'impossibilità di astensione dal fumo, utilizza un collutorio a bassa concentrazione subito dopo aver fumato.
    Ricorda: NON eccedere nell'uso del collutorio, perché questo potrebbe danneggiare il tessuto nuovo che si sta formando e perché il principio attivo, se usato in maniera non corretta, macchia denti e lingua

    LE COSE DA NON FARE MAI
    NON toccare il piercing, se non al momento di disinfettarlo e SOLO dopo esserti lavato le mani.
    NON togliere mai il gioiello. Un foro dal quale il monile venga sfilato prima della completa guarigione tende a richiudersi velocemente, rendendo il reinserimento difficile e doloroso, sicura causa d'irritazione, infiammazione e/o infezione.
    NON pulire il piercing più delle due/tre volte al giorno che ti abbiamo indicato. Questo rovinerebbe i tessuti in via di formazione ed influirebbe negativamente sui tempi di cicatrizzazione.
    NON applicare cerotti o bendaggi, poiché la scarsa ossigenazione ritarderebbe la cicatrizzazione.
    NON usare disinfettanti troppo forti (alcool, acqua ossigenata, betadine) poiché tendono a danneggiare i tessuti che si stanno riformando, allungando i tempi di cicatrizzazione e rischiando una sensibilizzazione della zona trattata.
    Il piercing si disinfetta perfettamente con l'acqua e sale.
    Evitate assolutamente che la ferita venga a contatto con i FLUIDI CORPOREI altrui (saliva, sudore, sangue, sperma...), che quasi sicuramente sarebbero causa di infezioni anche gravi.
    NON mischiare tra loro detergenti e disinfettanti di differente origine/famiglia: associando scorrettamente principi attivi diversi, probabilmente renderesti inefficace la pulizia causando che, oltre che inutili, potrebbero essere dannose.

    RICORDA CHE:
    L'eventuale SOSTITUZIONE del gioiello è sconsigliata prima di un periodo minimo: se si dovesse comunque presentare la necessità di sostituire il gioiello prima della completa cicatrizzazione del foro, questa operazione dovrà essere eseguita esclusivamente con procedura sterile dal personale competente.
    Prediligi vestiti puliti, comodi e possibilmente di cotone, evitando il contatto del piercing con tessuti aderenti e con materiali sintetici.
    l'ACQUA CLORATA (piscina) non è pregiudiziale per una corretta cicatrizzazione: nei primi mesi è comunque indicato, dopo ogni bagno, lavare e disinfettare il foro.
    Il SOLE non molesta il piercing, evitare comunque eccessi ed insolazioni.
    È normale, durante la prima fase della cicatrizzazione, che il foro (in particolar modo quello di uscita dell'ago) SPURGHI piccole quantità di liquido, determinando la formazione di crosticine agli estremi del foro.
    Non si tratta di pus, bensì di una normale perdita fisiologica di tessuto cicatriziale. Le infezioni, in realtà, sono alquanto rare ed appaiono in maniera differente: gonfiore, dolore, arrossamento eccessivo, secrezione di pus.
    In questi casi, il tuo medico curante o il farmacista potranno prescrivere una crema su base cortisonica o un'adeguata cura antibiotica.
    Le pomate cicatrizzanti o le creme antibiotiche, in ogni caso, NON devono essere utilizzate alla base della cura quotidiana poiché causerebbero una sensibilizzazione al principio attivo, la formazione di germi non pi&aurave; attaccabili dai disinfettanti, scarsa ossigenazione del piercing ed il noto effetto "paradosso" di alcuni medicinali.
    In ogni caso, è comunque fondamentale non rimuovere il gioiello; questo infatti potrebbe impedire la fuoriuscita del pus, mantenendo l'infezione sotto pelle e favorendo la formazione di ascessi.

    [2] Nota: i tempi medi di cicatrizzazione, oltre che in base alla parte perforata, possono variare sensibilmente di persona in persona. Questi sono dei tempi indicativi:
    faccia (sopracciglio, labiale...), lingua e lobo auricolare: 6∼8 settimane
    narice e cartilagini (trago, setto...): 4∼6 mesi
    ombelico: 3∼8 mesi
    capezzoli: 2∼6 mesi
    genitali: 3∼5 mesi
     
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0 replies since 1/9/2011, 00:46   2825 views
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